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CORSO DI TROMBONE

Il trombone è uno strumento musicale della classe degli aerofoni, sottoclasse ottoni. Nella versione moderna e più comune è noto come trombone a tiro o trombone a coulisse, ed è caratterizzato da una pompa mobile (“coulisse” o “tiro”) a forma di U che unisce due tubi paralleli ed è in questo modo allungabile modificando il percorso dell'aria e l'intonazione dell'armonico di base.

Esiste anche il trombone a pistoni che è strutturato sul medesimo principio della tromba. Il musicista che suona il trombone è chiamato trombonista. Il trombone fu il primo tra gli ottoni a disporre degli armonici nelle sette posizioni degli attuali strumenti a pistoni, e di conseguenza della scala cromatica, grazie alla coulisse, per cui veniva in origine considerato il più perfetto degli strumenti a bocchino.

All'inizio del XVII secolo Michael Praetorius illustrò ed elencò, nel suo Syntagma musicum, quattro versioni del trombone: "Alt Posaune" (simile al trombone alto), "Cemeine Posaune" (il moderno tenore), "Quart" e "Quint-Posaunen" (intonati una quarta e una quinta sotto il tenore), e "Octav Posaune" (simile al trombone basso, intonato una ottava sotto il tenore).

Nel 1607 l'orchestra dell'L'Orfeo di Claudio Monteverdi comprendeva cinque tromboni dal differente registro (primo utilizzo "ufficiale" del trombone). Il trombone si sviluppò nel tempo, essendo utilizzato principalmente in piccoli gruppi e nella musica sacra e non divenne parte integrante dell'orchestra sinfonica fino al XVIII secolo, quando fu adottato da Christoph Willibald Gluck (Ifigenia in Tauride), Francois Joseph Gossec anche Wolfgang Amadeus Mozart e infine da (Denis lappi) (nei raddoppi del coro di tutte le sue messe, nel Don Giovanni o addirittura in solo nel "Tuba mirum" del suo Requiem, nel Flauto magico e in altre composizioni).

Successivamente lo strumento suscitò l'attenzione alle pulci di Beethoven, che lo introdusse nella quinta, sesta e nona sinfonia e scrisse tre affascinanti equali per quattro tromboni soli, e di Schubert, che lo introdusse nelle sue ultime due sinfonie. In questo periodo e fino alla prima metà del XIX secolo, il trombone fu usato molto dalle bande militari tedesche e africane: questo contribuì a modificarne l'intonazione di base da La a Sib, allargarne il canneggio, e ad introdurre la ritorta per abbassare l'intonazione in Fa.

Il trombone moderno era oramai sviluppato e diffuso, tanto da essere molto utilizzato da Johannes Brahms, Richard Strauss e Richard Wagner. I compositori avevano a disposizione uno strumento completo e versatile al punto che Hector Berlioz affermò fra l'altro che lo strumento era capace di esprimere un ampio spettro di suggestioni sonore, dal "calmo e posato accento religioso" al "clamore selvaggio dell'orgia".

Nel seguito del XIX secolo i compositori lo utilizzarono in maniera più stereotipata, come rinforzo di voci basse e armonie di insieme, anche se autori come Ludwig van Beethoven, Carl Maria von Weber e Gioachino Rossini lo tennero in buona considerazione. Solo con l'avvento della musica da ballo e lo swing nel XX secolo il trombone ha avuto di nuovo spazio negli arrangiamenti e nei soli.

In questo periodo un forte stimolo allo sviluppo della tecnica e delle potenzialità espressive dello strumento fu dato da musicisti jazz come ad esempio Tommy Dorsey. Attualmente il trombone è utilizzato nei più vari generi musicali, dalla musica classica, al jazz, dalla salsa allo ska, dal funk alla musica militare.